Cari Amici del blog! è arrivata anche da noi la “piñata” .. ma che cosa è? e cosa rappresenta?
L’origine della piñata
Secondo un’ipotesi diffusa sarebbero stati i cinesi i primi a usare qualcosa di simile allapiñata durante la celebrazione del loro capodanno, che coincideva con l’inizio della primavera. Facevano statuette a forma di mucca, bue e bufalo, le rivestivano di carta colorata, le riempivano di cinque tipi di semi e le spaccavano con dei bastoni colorati. La carta ornamentale che le ricopriva veniva bruciata e la cenere raccolta e conservata come simbolo di buona fortuna per l’anno successivo.
Si pensa che nel XIII secolo il viaggiatore veneziano Marco Polo abbia portato queste statuette in Italia dalla Cina. Qui furono chiamate “pignatte”, e anziché di semi venivano riempite di ninnoli, gioielli o dolciumi. Questa usanza si diffuse successivamente in Spagna. Divenne una consuetudine rompere la piñata la prima domenica di Quaresima. Sembra che all’inizio del XVI secolo dei missionari spagnoli portarono la piñata in Messico.
I missionari, però, si saranno stupiti, come del resto ci siamo stupiti noi, di scoprire che la popolazione indigena del Messico aveva già una usanza simile. Gli aztechi celebravano la nascita di Huitzilopochtli, dio del sole e della guerra, mettendo nel suo tempio una pignatta di terracotta in cima a un palo alla fine dell’anno. La pignatta veniva abbellita con piume colorate e riempita di piccoli tesori. Quindi veniva rotta con un bastone e i tesori che cadevano a terra diventavano un’offerta all’immagine della divinità. Anche i maya facevano un gioco in cui i partecipanti bendati dovevano colpire una pignatta di terracotta sospesa a una corda.
I missionari spagnoli, come parte della loro strategia per convertire gli indios, si servirono ingegnosamente della piñata per rappresentare, fra le altre cose, la lotta cristiana per sconfiggere il Diavolo e il peccato. La piñata tradizionale era un vaso di terracotta rivestito di carta colorata che aveva la forma di una stella a sette punte. Queste punte dovevano rappresentare i sette peccati capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, invidia, gola e accidia. Rompere la piñata mentre si era bendati rappresentava la vittoria della fede cieca e della forza di volontà sulla tentazione e sul male. I dolciumi all’interno della piñata erano la ricompensa.
Vieni da Puerto Mexico a vedere dal vivo una piñata originale e a bere un bel Margarita!!!!
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